Ci tengo particolarmente a far si che questo sia il primo articolo del nostro blog perché considero la figura del papà una delle più difficili ma soprattutto belle e importanti della vita se ben costruite.
In principio esistono una donna e uomo, un compagno e una compagna, una moglie e un marito. Poi un giorno l’amore regala la possibilità di diventar mamma o papà… ma è un percorso lungo che ognuno di noi deve compiere.
La fortuna di una mamma però è quella di avere 9 mesi di tempo, e un lungo travaglio per realizzare cosa possa significare fare la mamma, donare sé stesse ad un altro essere vivente, soffrire, studiare, faticare, immaginare e costruire un rapporto con il proprio secondo cuore.
Già… una mamma, è mamma da quando ha due cuori che battono in uno 🙂 .
Il papà invece inizia a diventare papà dal giorno di vita numero 1 del proprio figlio, e noi mamme non possiamo pretendere che siano già pronti come noi, per il semplice fatto che non hanno per natura una gravidanza da affrontare.
Da qui allora voglio partire per dire a tutte voi mamme che a mio avviso la cosa più bella del mondo è accogliere l’arrivo di un figlio con la consapevolezza di accudirlo ed educarlo, coinvolgendo però il papà,
aiutandolo a sentirsi importante quanto una mamma.
Non esiste distinzione mamma/papà, non esistono stereotipi secondo cui un neonato sta meglio con una
mamma piuttosto che con un papà… nulla di tutto ciò: è solo questione di imparare a conoscersi, a capirsi a
vicenda e scoprirsi in una veste nuova, diversa. Il segreto sta nell’essere curiosi di imparare a leggere lo
sguardo di un proprio figlio, un pianto, un lamento e ciò vale per una mamma ma anche per un papà!
La mamma è una delle figure più importanti nella crescita dei bambini, non lo si può di certo negare, ma
non è la sola! La natura ci ha donato la gravidanza, l’allattamento, la sensibilità: una mamma è tenerezza,
affetto, amore, protezione. Ma un papà è il seme, è la figura che dà forza e sicurezza e fa sentire protetta la
propria famiglia. E’ proprio il papà che aiuta a creare sicurezza nel bambino e nelle sue capacità di stare al
mondo offrendogli la possibilità di raggiungere una elevata autostima.
Ma come coinvolgere un papà alla nascita?
Molte mamme si lamentano del fatto di essere stremate dopo la nascita di un figlio e di non ricevere
sufficiente aiuto dai papà ma la verità dei fatti è che molto spesso non ci si rende conto che sono proprio le
mamme le prime ad escludere i papà poiché noi donne ci sobbarchiamo tutta la responsabilità della urla del
bebè convinte di essere le sole ad avere la giusta soluzione.
Invece coinvolgere i papà nella vita di famiglia dal giorno 1 è fondamentale. E allora ecco qualche consiglio:
- Far “allattare” i papà: basta decidere di tirarsi il latte almeno una volta a settimana così da poter
far allattare con biberon il papà e regalare anche a lui la stessa emozione che noi mamme viviamo
5,6,8,10 volte al giorno… quasi arrivando allo sfinimento. Questo fa certamente sentire importante
il papà, crea una relazione tra lui e il piccolo fatto di scambi di sguardi, e aiuta noi mamme nel
goderci qualche minuto di svago. - Bagnetto: creare la routine del bagnetto come fosse un rito di famiglia, e dividersi i compiti. Ad
esempio la mamma può sorreggere il piccolo e il papà lavarlo e farlo giocare. Oppure proporre al
papà di massaggiare il piccolo spalmandogli la crema, cos’ da creare anche un contatto fisico. - Cambio: incoraggiare i papà a cambiare il piccolo almeno una volta al giorno, spiegando loro che
nonostante la fragilità dei bambini, non si è mai spezzato nessuno 😉 - Scelta vestiti: coinvolgere sempre il papà nella scelta dell’acuisto di un vestitino per il bambino
oppure nell’abbinamento da proporre per un evento, una festa, un’uscita a casa dei nonni… - Passare del tempo soli: MAMME NON ABBIATE PAURA!! Anche dopo una settimana vi assicuro che
potete prendervi un’oretta di tempo per voi per fare shopping, doccia, massaggio, un aperitivo…
quello che più vi possa far piacere per staccarvi un pochino dal vostro bimbo, che magari vi ha
assillato tutto il giorno. E’ solo questione di organizzazione, tirarsi il latte o prevedere un biberon di
latte in polvere e fidarsi dei papà!
Questa è stata la mia esperienza, ho coinvolto il papi in tutto da subito e mi riempiva di orgoglio sapere che
se la cavava benissimo da solo 🙂 in cambio ho potuto riiniziare la palestra dal secondo mese oppure
godermi le amiche qualche sera al mese. Insomma non è poi così difficile se ci si fida dei papà.
Vi dico un segreto: tutti i bambini, senza la mamma sono sempre più BRAVI!
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